Manutenzione straordinaria per la propria casa : Per questo, vuoi sfruttare le detrazioni e gli incentivi previsti per il 2021 dall’Agenzia delle Entrate e dal Decreto Rilancio del 19 maggio 2020. Che si tratti di un edificio indipendente, di una singola un’unità immobiliare o di parti comuni di un condomino, è fondamentale capire se la tipologia di lavoro a te necessaria rientra nella casistica della manutenzione straordinaria o in quella ordinaria. Sebbene in questo articolo approfondiremo soltanto la prima delle due ipotesi, è tuttavia utile tracciare un quadro generale di entrambe.
Manutenzione straordinaria e ordinaria: le differenze La distinzione tra le due casistiche di manutenzione è essenziale, perché da essa dipendono le differenti pratiche da avviare per eseguire i lavori scelti. Inoltre, questa distinzione permette di valutare la possibilità o meno di usufruire degli sgravi fiscali previsti per legge. Ma cosa comporta l’appartenenza ad una tipologia o all’altra?
La SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) è richiesta per opere di manutenzione straordinaria, ma non per quelle di manutenzione ordinaria; I lavori di manutenzione straordinaria (e non ordinaria) sulle singole unità immobiliari godono delle detrazioni date dai vari bonus statali. I lavori eseguiti sulle parti comuni dei condomini, invece, usufruiscono delle medesime detrazioni sia per i lavori di manutenzione straordinaria, che ordinaria; A seconda del tipo di lavori eseguiti si può fruire di incentivi locali e/o nazionali.
Differiscono così anche gli oneri da versare. Ad esempio: il versamento dell’IVA sui materiali e la manodopera si applica sia per la manutenzione ordinaria, che per quella straordinaria. La detrazione fiscale per le ristrutturazioni viene concessa nella misura del 50%. Le opere di manutenzione ordinaria sono detraibili solo quando riguardano le parti comuni condominiali. L’accesso alle agevolazioni fiscali per opere su parti esclusive e private (in condominio o in edificio singolo), invece, devono ricadere nella manutenzione straordinaria, o prevedere l’abbattimento delle barriere architettoniche (per disabilità). Gli interventi di manutenzione ordinaria consistono nella riparazione e/o mantenimento in efficienza di un immobile. Rientrano in questa tipologia la riparazione, il rinnovamento e la sostituzione delle finiture, ma anche il mantenimento o l’integrazione degli impianti tecnologici esistenti.
Eseguiti senza il rilascio di alcun titolo abilitativo, vengono denominati “edilizia libera”. Ristrutturazione casa con manutenzione straordinaria: gli interventi previsti I lavori di manutenzione straordinaria, in genere, sono più complessi rispetto a quelli di manutenzione ordinaria. Essi comportano una modifica o una sostituzione di elementi strutturali, oppure una cosiddetta “innovazione”: ad esempio, la realizzazione ex novo di impianti tecnologici. Gli interventi non devono alterare la volumetria complessiva degli edifici e non devono apportare modifiche delle destinazioni d’uso (da civile abitazione a ufficio o viceversa).
Nella manutenzione straordinaria rientrano anche il frazionamento o l’accorpamento delle unità immobiliari, anche se comportano la variazione delle superfici di ognuna di esse, nonché del carico urbanistico. La condizione da rispettare, come negli altri casi, è che non venga modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso. Tra i lavori di manutenzione straordinaria troviamo: Spostamento di tramezzi e divisori non portanti Rifacimento di rampe, scale, tetti e sottotetti Opere di consolidamento statico.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Ristrutturazione Appartamento Milano data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)